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Visualizzazione dei post da 2022

NERONE secoli di false verità

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NERONE secoli e secoli di false verità .  Nessun imperatore fu ritenuto più malvagio e pazzo di Nerone ma la storia andò diversamente da come molti pensano. Sale al trono non ancora diciassettenne e ci rimane per 14 anni . Durante il suo regno l’impero conobbe un lungo periodo di pace , di ricchezza sia economica che culturale mai vista prima e nemmeno in seguito. Nerone governò “per il popolo” e non solo “in nome del popolo”,tutelandolo dalle oligarchie che volevano sfruttarlo . Certo aveva una personalità megalomane, a tratti folle , esibizionista e schiacciato psicologicamente dalla madre Agrippina e dalle sue smisurate ambizioni . Ha dovuto ricoprire un ruolo che non avrebbe voluto , lui amava le arti , era curioso di scienza , era un artista, uno scrittore , un poeta , un cantante ed un auriga eccellente, proprio grazie a queste passioni che si distaccava dal ruolo di imperatore , proprio grazie a questa “ doppia personalità “ il suo compito gli sembrava meno pesant

Gli acquedotti Romani

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  "Chi vorrà considerare con attenzione la quantità delle acque di uso pubblico per le terme, le piscine, le fontane, le case, i giardini; la distanza da cui l’acqua viene, i condotti che sono stati costruiti, i monti che sono stati perforati, le valli che sono state superate, dovrà riconoscere che nulla in tutto il mondo è mai esistito di più meraviglioso “ LA MAGNIFICENZA DEGLI ACQUEDOTTI ROMANI   Così il celebre scrittore e governatore romano  Plinio il Vecchio , parlando di un’opera ingegneristica così evoluta e spettacolare come gli  acquedotti romani , che ancora oggi, anche se in maniera residuale,  continua a essere funzionante . Grazie alla loro costruzione Roma fu la  prima città antica  a livello mondiale a disporre, oltretutto in grandi quantità, di  acqua potabile. per  comprendere la grandezza mondiale degli acquedotti romani vi elenco una serie di numeri a partire dalle decine di migliaia di persone, tra schiavi e prigionieri, guidati da tecnici e maestranze special

Biberon degli antichi romani

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  BIBERON DEGLI ANTICHI ROMANI : chi non poteva allattare al seno ricorreva ad una sorta di biberon di vario materiale che poteva essere terracotta, vetro o bronzo e di varie forme per attirare anche L attenzione del bambino. Qui vediamo L oggetto in questione a forma di maialino con un foro superiore ed un altro in corrispondenza del muso che ha proprio la forma di una tettarella. Non si esclude che potessero essere usati anche per gli ammalati in situazioni particolari. L oggetto fa parte della collezione GORGA e si può ammirare a Palazzo Altemps a Roma .

I gatti di Roma

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  NERINA La REGINA DEL COLOSSEO . #igattiromani Nerina era la guardiana dell’anfiteatro, amava accompagnare le guide durante le visite e infilarsi tra le pietre del sito. Non amava essere accarezzata e Barbara Nazzaro, direttrice tecnico del Colosseo, le aveva comprato un collarino rosso con su scritto “Don’t touch me”, per evitare che i turisti la toccassero e potessero essere graffiati. Nel 2020 era comparsa anche nel video “Il Colosseo in quarantena” realizzato durante i mesi di lockdown. amava acciambellarsi su muretti e colonne, mantenendo sempre la giusta distanza dai visitatori. C’era anche lei durante la visita di Barack Obama, ha seguito curiosa il tour del principe Harry (ancora senza Meghan), l’incontro tra Francesco Totti e Russell Crowe e il balletto di Roberto Bolle, le registrazioni notturne di Alberto Angela e il concerto di Ultimo. Tanti gli aneddoti su questa inquilina speciale del Colosseo: per anni Nerina ha avuto l’abitudine di accompagnare la dottoressa Rossella

L' impronta

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Il sole era alto nel cielo e la giornata era veramente molto calda. Il bambino si guardava intorno inquieto. Aveva giocato con le sue noci ma ora si era stancato. Aveva deciso di andare a cercare qualche bella lucertola da stanare per divertirsi un po’ quando vide quello che non avrebbe dovuto vedere: una distesa di tegole si asciugavano al sole, aspettando di essere infornate. Si guardò intorno: non c’era nessuno. Si avvicinò a osservarle. Erano quadrate e piuttosto grandi. Su alcune c’era anche una stampigliatura rotonda. Aveva visto altre volte quei timbri, sapeva che indicavano il nome del proprietario della fabbrica o i nomi dei consoli in carica. Cercò di avvicinarsi per vedere meglio ma la luce era abbagliante e il segno troppo piccolo. Fu allora che gli venne la tentazione di farlo. Era già stato rimproverato per una cosa del genere e gli avevano detto di non farlo mai più. Ma in giro non c’era nessuno e immaginando che l’argilla fosse ancora fresca nonostante il sole, pregustò

Il bambino con il melograno

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  le storie e le foto dei ritrovamenti mi hanno sempre affascinata ed incantata , le statue giacciono nel sottosuolo e sembra che non aspettino altro che rivedere la luce e riprendere vita dopo secoli di buio. questa è la splendida storia del sepolcro del bambino con il melograno Era imperatore Claudio quando il piccolo morì. Era il più bel bambino che fosse mai nato e suo padre, Ti. Claudius Nicanor, un ricco liberto dell’imperatore con un importante incarico, lo amava teneramente. La sua morte lo travolse come un’onda di disperazione e il bel sepolcro che aveva fatto costruire per sé, per i propri cari, per i propri liberti e le proprie liberte, ebbe così il suo primo occupante. Quel sepolcro, che gli appariva così bello, simbolo di distinzione e del potere che aveva raggiunto, risollevandosi dalla sua condizione di schiavo fino a diventare uno dei più potenti liberti dell’imperatore, ora gli appariva per quello che era: un posto freddo, buio, dove regnava solo la morte. Spese una fo

I volti degli imperatori

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AUGUSTO  I VOLTI DEGLI IMPERATORI ROMANI Un artista ha ricreato i volti degli imperatori romani più famosi di sempre utilizzando il riconoscimento facciale ,l’intelligenza artificiale e le Varie fonti di storici dell’epoca .Questo ragazzo ha dato vita alle statue illustrate nelle foto presenti nei libri di storia: il risultato è a dir poco eccezionale. Il ragazzo in questione, autore di questo interessante quanto singolare progetto, si chiama Haround Binous e studia all’Università di Losanna, in Svizzera. Le immagini sono pubblicate sul suo profilo social ed io le giro a voi . Ha fatto lo stesso lavoro con i volti dei consoli romani , un vero portento. CARACALLA TIBERIO ADRIANO NERONE MARCO AURELIO

Piazza Perin del Vaga

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  PIAZZA PERIN DEL VAGA ED IL SUO LECCIO Piazza Perin del Vaga è un luogo dal fascino straordinario , si trova al Quartiere Flaminio tra piazza Melozzo e Lungotevere , stretta tra tre palazzi che le danno una forma a mezzaluna ed arricchita da due fontane fantasiose di delfini in travertino. Un vero gioiello nato nel 1926 quando si volle dare alla città un aspetto più moderno .  Piazza Perin del Vaga faceva parte di un grande complesso di Case Popolari.  Oggi fa parte del FAI ed è al secondo posto a Roma per “i luoghi del cuore” .(Anche per me è un luogo del cuore perché la mia mamma è nata e cresciuta lì accanto e nei suoi racconti non manca mai il ricordo di quei luoghi . ) . Ma una storia curiosa è legata alla piazza , la storia di un albero precisamente un leccio .  Quando nel 1919 venne aperto il cantiere per i lavori si ipotizzo’ di spostare o addirittura abbattere L albero per paura che potesse rovinare l impatto visivo , ma durante i lavori un gruppo di ragazzi del Quarti

Ennio Morricone un romano patrimonio dell'umanità

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  Ennio nasce nel 1928 da una famiglia umile, unico maschio di 4 figli. padre trombista ( non trombettista , per Morricone era dispregiativo) manteneva tutta la famiglia, insegnò al figlio già a sei anni la chiave di violino e le note musicali, a 10 anni Ennio già si divertiva a comporre qualcosa.  ad 11 anni il padre gli impose di studiare tromba al conservatorio di santa cecilia ,sebbene il suo sogno fosse diventare medico, seguì il volere del padre piuttosto severo. nel primo trimestre prese un votaccio, un sonoro 3, gli fu proibito , per punizione ,qualsiasi divertimento anche durante il natale, niente tombola e sette e mezzo.  la sera spesso seguiva il padre a lavoro e si addormentava con la sua tromba (comprata usata)nella buca dell'orchestra e poi il giorno di corsa a scuola. durante la  guerra c'era la  fame e suonare dava da mangiare,ennio ,suo padre e qualche altro giravano per alberghi a per racimolare qualcosa e sopra alla batteria c'era un piattino cui soldati

Ponte Milvio e l'Hostaria Pallotta

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5 generazioni che hanno lavorato nello stesso posto   siamo nel 1820 e ponte milvio, meglio ancora ponte mollo, era considerato "fuori Roma". nell'hostaria a quel tempo si serviva solo da bere mentre il mangiare lo portava direttamente il cliente , da qui il termine "fagotto", chi veniva dalla campagna a piazza di ponte milvio sistemava i cavalli e col proprio "fagotto" entrava all'hostaria che a quel tempo, come oggi, era Pallotta . la  famiglia Pallotta  pallotta oggi ha più di 200 anni e tutto cominciò con cuccio e poggio. cuccio ebbe due figli : Agostino che ha portato avanti l'hostaria e cencio che aveva lo spaccio trasformato poi in tabaccheria . il resto è storia , una gran bella storia.

La sarta Margherita

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 💕 LA SARTA MARGHERITA💕 questa è la storia di una delle ultime artigiane del quartiere ,via Sicilia , piazza fiume , Margherita è un vero portento. classe 1939, anni 83 , una vitalità da vendere, passione ed amore per il suo lavoro, una dote preziosa e delle mani d'oro. margherita nasce a via Marsala, proprio sotto la guerra, in un appartamento in subaffitto che condivide con altre 4 famiglie, papà calzolaio e mamma veneta che lava i panni nelle abitazioni, un tempo si usava così.  a 14 anni margherita viene affidata a delle zie a Milano per lavorare in una panetteria/ pastificio. la  nostalgia di roma è forte , scappa ,torna a casa e fa altri Mille lavori per mettere qualche soldo da parte ,dalla modella per un pittore alla fotografa ,fino alla  tutto fare presso una fruttivendola. è forte , volenterosa ,non la ferma nessuno.  a Milano aveva imparato anche a tingere borse e scarpe , a 18 anni con i suoi risparmi rileva la  bottega del padre a via Cadorna e comincia la  sua avven

er grattacheccaro

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la  sora Mirella dal 1915 quando checca cominciò a grattare......... . Ecco l'origine del nome "grattachecca", secondo la vulgata diffusa nei chioschi storici che resistono da oltre cent'anni. Millenovecentotredici, il primo: "Alla fonte d'oro". Su Lungotevere Raffaello Sanzio, all'angolo con viale Trastevere, c'è Franca, ottantadue anni di cui sessanta tra gli sciroppi. Tira fuori una cartolina in bianco e nero: «Lo vedi com'era? Ce stavano le lampare! E il ghiaccio se andava a prende' alla "Peroni" di San Lorenzo». Gli habitué di oggi sono i ragazzini di ieri: «Li portavano co' le carrozzine». Sorride, lanciando ai passerotti i pinoli che si porta apposta da casa: «Ormai me riconoscono pure loro». Tamarindo, limone, cocomero… sempre tre euro, perché: «La grattachecca deve costà poco!». «Ai ragazzini se diceva: "Apri la mano!" – racconta Stefano, figlio minore della celebre "Sora Mirella" di Lungotevere

FREGENE

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  stabilimento del 1928 FREGENE era l'alternativa ad ostia come mare romano ma molto più elitaria e di classe. nasce come stazione balneare nel 1928 sulla base di un progetto faraonico ,si tracciano strade, si costruiscono ville ,viene realizzato un ippodromo sulla cui pista atterrano piccoli aerei da turismo. il viale d'ingresso curatissimo fino ad arrivare ad un piazzale a grande impatto scenografico, al centro della spiaggia due colonne alte 10 metri e 250 cabine in legno con pagoda e balconcino ed un grande ristorante panoramico. il progetto si ferma perché troppo dispendioso ed il regime fascista non fornisce gli aiuti preferendo ostia. FREGENE dopo la  guerra rinasce con l'elite romana che costruisce ville lussuose, mette un "cancello" d' ingresso su viale della pineta ,i non residenti devono pagare un biglietto! FREGENE ospita politici , divi del cinema e artisti vari. da silvana mangano a lucia bosè, da anna magnani a totò, dal regista germi all'ar

FORNO BOCCIONE

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  FORNO BOCCIONE - portico d'ottava -ghetto ebraico- una piccola vetrina con qualche dolce, nessuna insegna e sempre tanta gente in fila che ordinatamente aspetta il proprio turno. due secoli e mezzo di storia: è il forno boccione uno dei più antichi e rinomati di roma, laboratorio rigorosamente "Kosher". perché Boccione?😊 era il nomignolo del nonno di chi ora gestisce l'attività, nonno cesare. da bambini si giocava anche dentro i negozi ed un giorno accadde che un amichetto dell' allora piccolo cesare ruppe con una pallonata una damigiana, un boccione!!!! del guaio fu incolpato cesare e da allora fu soprannominato boccione. il forno sorge dove era piazza giudea, demolita per i rifacimenti del ghetto dopo il 1888.  consiglio di provare praticamente tutto 😋

FOTO ROMANE

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  oggi vi voglio regalare una carrellata di foto romane d'epoca da vedere ed ammirare rigorosamente dal pc per coglierne la  bellezza. foto 1 - anno 1865 una Roma papalina prima della costruzione dei muraglioni lungo il Tevere. per costruire gli argini furono demoliti palazzi,chiese,teatri ..... foto 2 - una simpaticissima immagine del 1962 - via del paradiso, a due passi da campo de fiori. foto 3 - anno 1944- l'Italia appena liberata dai nazisti , ci troviamo al ghetto. immagine tragicamente splendida di due bambini ebrei con i loro sorrisi disarmanti, nonostante tutto. foto 4- 1956 la nevicata a roma- trinità dei monti . altro non si può aggiungere💕 foto 5 - anno 1935 - come si illuminava la basilica di san Pietro in occasione di particolari festività, si usavano le candele. foto 6 -1955 - i romani si rinfrescano presso il fontanone.  foto 7 - anno 1875 - una splendida foto di piazza di Spagna  foto 8 - piazza san Pietro -1899 - prima della demolizione delle spina di borgo