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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

IL GHETTO EBRAICO di Roma

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  " AMMASSATO IN UN CUPO E TRISTE ANGOLO DELL' URBE ,RIMPETTO AL TRASTEVERE ,ABITA QUI DA Più SECOLI ,QUASI REIETTO DAL RESTO DEL GENERE UMANO , IL POPOLO DEGLI EBREI DI ROMA" : così inizia la  descrizione di Ferdinand Gregorovius del ghetto romano. tutto ebbe inizio nel 1555 con il Papa Paolo IV che emanò una bolla di carattere anti giudaico , dando vita al ghetto, al "serraglio" degli Ebrei. fece erigere un muro , all'inizio vi erano due portoni d'ingresso che si aprivano all'alba e si chiudevano al tramonto, poi col passare del tempo divennero otto. gli ebrei dovevano avere un segno di riconoscimento , potevano esercitare solo il mestiere di venditori di stracci e vestiti usati, non potevano avere beni immobili ed ecco uno dei motivi per il quale le abitazioni erano degradate . Le case erano sovraffollate ,(i poveri ebrei vivevano ammucchiati e sovrapposti come in un colombario) soggette a continui allagamenti per le inondazioni  del Tevere , si c

ER MARITOZZO

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  ER MARITOZZO è il più buono tra i dolci di Roma. una specialità che viene già dai tempi dell'impero romano ,pagnotte con impasto di burro e uova addolcite da qualche cucchiaio di miele. nel medioevo divenne celebre , veniva preparato sopratutto in tempo di Quaresima e rappresentava una delle pochissime trasgressioni possibili in tempo di digiuno. fra l '800 e il '900 le massaie lo sistemavano nelle bisacce per i mariti che andavano a lavorare nei campi, unico apposto di energia della giornata. MARITOZZO è una storpiatura della parola "marito" e nasce , così si racconta, durante il festeggiamento della festa degli innamorati che prima cadeva il primo venerdì del mese di marzo.  il futuro marito donava il dolce  alla futura sposa con all'interno una sorpresa , magari un gioiello o lo stesso anello di fidanzamento. ER MARITOZZO per eccellenza a roma è quello ripieno di panna , poi ne troviamo varianti con pinoli ed uvetta oppure col cioccolato fuso. nel 1916 la

LA SORA LELLA

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la sora Lella al banco di campo de' fiori ,la seconda da sinistra accanto a sua madre   LA SORA LELLA Roma è monumenti, artisti, strade, musei, chiese ma anche personaggi che incarnano la romanità.  Elena Fabrizi (sorella dell'attore Aldo Fabrizi) conosciuta come “ Sora Lella” è stato il tipico esempio di donna di un tempo che fu , di una Roma del dopoguerra che nasce povera , che lavora per vivere, verace ,semplice con un umorismo romanesco straordinario , a prescindere dal suo talento artistico. Nasce nel 1915 a vicolo delle Grotte , a due passi da campo de fiori , vicolo delle grotte perché le grotte erano gli avanzi del “teatro di Pompeo” che furono poi trasformate in botteghe e cantine.  casa natale, vicolo delle grotte Sua madre Angela aveva un banco al mercato di Campo de' fiori , di frutta e verdura e suo marito Renato lavorava al mattatoio , spesso portava a casa gli scarti di bue ed ecco che la sora Lella preparava uno dei suoi piatti forti : il quinto quarto

La Basilica di San Clemente in Laterano

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  la basilica di san clemente è un luogo unico e spettacolare dove possiamo ammirare la stratificazione di varie epoche tipica di roma. un viaggio in verticale nella storia  la  basilica di san clemente in laterano ,a due passi Dal Colosseo , fu costruita intorno al 1100, proprio sopra un' altra basilica risalente al IV sec. che a sua volta poggia sopra i resti di due edifici di epoca romana. oggi se si va a visitarla, dalla sagrestia si scendono le scale che portano, al piano di sotto, ad ammirare i resti della basilica antica che si trovano in un ottimo stato di conservazione , dopo lo sterramento gli archeologi hanno trovato un luogo dove il tempo si è fermato quasi 1000 anni fa. si può scendere ancora e passare dall'epoca medievale all'antica roma. troviamo i resti di due edifici :un magazzino pubblico di età imperiale e una grossa abitazione separati da una via strettissima. i locali sono visitabili e sono sorprendentemente integri, sui muri sono ancora visibili i segn

VIA GIULIA

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  via giulia credo si possa definire la  strada più bella di roma , inizialmente tortuosa e fangosa fu resa splendida da papa Giulio II della rovere e da donato bramante ,trasformandola nella prima e più lunga strada della città , 1 chilometro. lungo via giulia si susseguivano palazzi di grandi famiglie blasonate, come i Sacchetti ,i Chigi ,i Ricci ....decine di chiese , botteghe, antiquari , vicoli e vicoletti. eccola qui tracciata di rosso  non si può raccontare la  storia di via giulia in poche righe ma  cercherò di scrivere comunque l'essenziale per darvi un'idea della meraviglia . durante il rinascimento vi lavorarono Raffaello e Antonio da sangallo, durante il barocco invece Borromini e carlo maderno. il simbolo per eccellenza è l'arco Farnese ,opera incompiuta di Michelangelo che doveva unire palazzo Farnese a villa Farnesina , ma l'opera non fu portata a termine ma troneggia nella sua bellezza ugualmente. una serie di splendidi palazzi sorgono lungo La via , pal

Via Macel De' Corvi e Michelangelo

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  via macel de corvi era una strada, oggi scomparsa, che si trovava in un angolo appartato tra piazza Venezia e la  colonna traiana ,scomparsa perché piazza Venezia e dintorni furono oggetto di demolizioni per la    costruzione dell'altare della patria e per dare un nuovo assetto alla zona agli inizi del '900. la  strada era stretta e tortuosa ,buia e maleodorante ,così l'ha sempre descritta l'illustre personaggio che vi abitava , Michelangelo. abitò in quella dimora per circa mezzo secolo ,la casa era molto modesta , due camere da letto, un tinello, la cantina e la bottega al pian terreno, aveva anche un orto, una stalla ed una loggia . via macel de corvi era un insieme di vicoli dove la gente gettava carogne di animali che attiravano appunto i corvi oppure era usata come latrina. vista dal vittoriano eppure in quella casa Michelangelo concepì dei grandi capolavori come il giudizio universale o la pietà rondanini. nonostante fosse l'artista più ricco e ricercato di