i n una roma che cambia ,in un quartiere che si trasforma ,ci sono personaggi ,che loro malgrado, hanno la capacità di fermare il tempo, di fissarlo come non fosse mai passato. chi ha la mia età e non solo ,sicuro lo ricorda, perché da lì non si è mai mosso, è "il signore delle castagne" come lo chiamavo da piccolina , seduto davanti all' entrata della Rinascente a piazza Fiume. Dall'inizio dell'autunno fino ad inverno inoltrato ,da più di 50 anni arriva con la sua ape 50 verde scuro ,il suo braciere, sempre lo stesso, uno sgabellino e due sacchi di carbone e castagne, comincia con cura e pazienza ad intagliarle , accende la brace, in un istante la strada "profuma" di buono, di infanzia, di ricordi belli, di felicità . riesco a percepirlo anche aprendo la finestra di casa ,lo cerco con gli occhi e il tempo si ferma. Il suo nome è TITO , l'ultimo dei castagnari , vestito di scuro ,con la coppola appena appoggiata sul capo , chino a prepa
tempo fa sono andata ad ammirare San Pietro in vincoli ed ho scattato una delle foto più belle che io abbia mai fatto , il tempo era abbastanza nuvoloso ma ho aspettato L attimo giusto , quando un filo di luce illumina il Mose ’ di Michelangelo . Il Mose’ fa parte della scultura per la tomba di Giulio II , San Pietro in vincoli conserva le catene di San Pietro con cui fu imprigionato, dipinti di Guido Reni e tanti altri artisti, fu costruita sui resti di una domus romana appartenuta al complesso della domus transitoria di Nerone ed è la piu antica di Roma. Uscendo si può scendere per il vicolo dei Borgia che adoro 
La magia nel guardarlo è unica
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